Risorse Fondo Innovazione tecnologica digitalizzazione

Decreto
Del 21/07/2022
Fonte
Gazzetta Ufficiale
N. 203
Del 31/08/2022
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Riparto delle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, importo residuo stanziamento anno 2021 e stanziamento anno 2022.

IL MINISTRO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, recante disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni e integrazioni, e, in particolare, l’art. 3, comma 1, lettera c);

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303 e successive modificazioni, recante ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante «Legge di contabilita’ e finanza pubblica»;

Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, e successive modifiche e integrazioni, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche’ delega al governo in materia di normativa antimafia»;

Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, e successive modificazioni, recante «Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo», e, in particolar modo, l’art. 47, concernente l’Agenda digitale italiana;

Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 11 agosto 2014, n. 114, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari», e, in particolare, l’art. 24-ter, concernente «Regole tecniche per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana»;

Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e successive modifiche e integrazioni, recante «Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto […] nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture»;

Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178 concernente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023;

Vista, altresi’, la legge 30 dicembre 2021, n. 234 concernente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024;

Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’art. 239, comma 1, nella sua formulazione iniziale, vigente al 31 dicembre 2021, ai sensi del quale «Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e’ istituito un Fondo, con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020, per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, destinato alla copertura delle spese per interventi, acquisti e misure di sostegno a favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della diffusione dell’identita’ digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche, della realizzazione e dell’erogazione di servizi in rete, dell’accesso ai servizi in rete tramite le piattaforme abilitanti previste dagli articoli 5, 62, 64 e 64-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nonche’ per i servizi e le attivita’ di assistenza tecnico-amministrativa necessarie»;

Visto l’art. 32, comma 1, lettera a), n. 1), del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, con il quale al richiamato art. 239, comma 1, del decreto-legge n. 34 del 2020 le parole «interventi, acquisti e misure di sostegno a favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della diffusione dell’identita’ digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche, della realizzazione e dell’erogazione di servizi in rete, dell’accesso ai servizi in rete tramite le piattaforme abilitanti previste dagli articoli 5, 62, 64 e 64-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nonche’ per i servizi e le attivita’ di assistenza tecnico-amministrativa necessarie» sono state sostituite dalle seguenti: «interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno, attivita’ di assistenza tecnica e progetti nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, del programma strategico sull’intelligenza artificiale, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, della strategia nazionale dei dati pubblici, anche con riferimento al riuso dei dati aperti, dello sviluppo e della diffusione delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, nonche’ della diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale»;

Visto l’art. 239, comma 2, del citato decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, come modificato dall’art. 1, comma 620, della richiamata legge 30 dicembre 2020, n. 178, e, successivamente, dall’art. 32, comma 1, lettera a), n. 2), del menzionato decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, ai sensi del quale «Con uno o piu’ decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione sono individuati gli interventi a cui sono destinate le risorse di cui al comma 1, tenendo conto degli aspetti correlati alla sicurezza cibernetica e nel rispetto delle competenze attribuite dalla legge all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Con i predetti decreti, le risorse di cui al comma 1 possono essere trasferite, in tutto o in parte, anche alle pubbliche amministrazioni e ai soggetti di cui all’art. 2, comma 2, lettera a), del codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, per la realizzazione di progetti di trasformazione digitale coerenti con le finalita’ di cui al comma 1»;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010 e successive modificazioni, recante la disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012 e successive modificazioni, recante ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, registrato dalla Corte dei conti in data 29 luglio 2019 al n. 1580, che istituisce il «Dipartimento per la trasformazione digitale» quale struttura di supporto del Presidente del Consiglio dei ministri per la promozione e il coordinamento delle azioni di Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese, assicurando il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale;

Visto il decreto del Segretario generale del 24 luglio 2019, registrato alla Corte dei conti in data 8 agosto 2019 al n. 1659, con cui si e’ provveduto a disciplinare l’organizzazione interna del Dipartimento per la trasformazione digitale, come successivamente modificato dal decreto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione 3 settembre 2020, registrato dalla Corte dei conti in data 21 settembre 2020 al n. 2159;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021, con il quale il dott. Vittorio Colao e’ stato nominato Ministro senza portafoglio;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 febbraio 2021, registrato dalla Corte dei conti in data 15 febbraio 2021 al n. 329, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio e’ stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo 2021, registrato dalla Corte dei conti in data 24 marzo 2021 al n. 684, con il quale sono state delegate al predetto Ministro, tra le altre, le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana e europea e della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito privato e pubblico, e nel quale e’, altresi’, specificato che per lo svolgimento delle funzioni delegate il Ministro si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale, struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente in materia;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 luglio 2021 che ha istituito, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge del 29 luglio 2021, n. 108, nell’ambito del Dipartimento per la trasformazione digitale, un’unita’ di missione di livello generale dedicata alle attivita’ di coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e controllo degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (di seguito «PNRR»);

Visto il decreto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 24 settembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 219 del 7 dicembre 2021, con cui sono disciplinate le funzioni e l’organizzazione dell’Unita’ di missione costituita nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per la trasformazione digitale, ai sensi dell’art. 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2021, n. 101, e dell’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 luglio 2021; Considerato che con la richiamata legge n. 178 del 2020, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, relativamente al «Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione», istituito dall’art. 239, comma 1, del decreto-legge n. 34 del 2020, e’ stata prevista la stabilizzazione della relativa dotazione finanziaria, attraverso lo stanziamento a regime di una somma pari a 50 milioni di euro a partire dall’anno 2021; Considerato, inoltre, che con la cennata legge n. 234 del 2021, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, si e’ provveduto, per quanto in questa sede d’interesse, all’incremento della dotazione finanziaria del Fondo in argomento per un importo di 5 milioni di euro per l’anno 2022;

Visto il proprio decreto 30 giugno 2021, registrato dalla Corte dei conti in data 23 luglio 2021 al n. 1978 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 190 del 10 agosto 2021, con il quale, in attuazione di quanto previsto dal menzionato art. 239, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, si e’ provveduto ad un primo riparto delle risorse assegnate per l’anno 2021 al «Fondo l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione», cosi’ come appostate sul Capitolo di spesa n. 920, denominato «Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione», iscritto nell’ambito del CdR n. 12 «Innovazione tecnologica e trasformazione digitale» del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, per una somma complessiva di euro 32.000.000,00 (euro trentaduemilioni/00), cosi’ suddivisa: «A. euro 29.000.000,00 (euro Ventinovemilioni/00) per il finanziamento di interventi, acquisti e misure di sostegno finalizzati a favorire la digitalizzazione della pubblica amministrazione tramite lo sviluppo delle piattaforme nazionali; B. euro 2.000.000,00 (euro duemilioni/00) per il finanziamento di interventi, acquisti e misure di sostegno atti a favorire la diffusione delle competenze digitali necessarie per poter consentire ai cittadini un uso consapevole dei servizi e degli strumenti digitali realizzati ed erogati dalla pubblica amministrazione; C. euro 1.000.000,00 (euro unmilione/00) per le attivita’ e i servizi di assistenza tecnica necessari alla realizzazione dei progetti, degli interventi e delle iniziative finalizzati all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione»;Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 dicembre 2021, recante approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno 2022 e per il triennio 2022-2024;

Atteso che con il decreto di variazione di bilancio n. 30/BIL del 2 marzo 2022, su apposita richiesta del Dipartimento per la trasformazione digitale formulata, ai sensi dell’art. 11, comma 1, del summenzionato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, e’ stato disposto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno 2022, in particolare, il riporto, in aggiunta allo stanziamento di competenza, a valere sul Capitolo di spesa n. 920, piano gestionale 30, della somma complessiva pari a euro 40.006.541,00 (euro quarantamilionisemilacinquecentoquarantuno/00), di cui euro euro 24.000.155,00 (euro ventiquattromilionicentocinquantacinque/00) gia’ oggetto di riparto con il predetto decreto 30 giugno 2021 ed euro 16.006.386,00 (euro sedi sedicimilioniseimilatrecentoottantasei/00) ancora da ripartire in attuazione di quanto previsto dall’art. 239, comma 2, del decreto-legge n. 34 del 2020;

Ritenuto, pertanto, di dover provvedere sia ad un secondo riparto delle residue risorse del «Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione» provenienti dallo stanziamento disposto per l’anno 2021 e riportate all’esercizio finanziario 2022 sia all’integrale riparto delle risorse finanziarie assegnate in competenza al piu’ volte richiamato «Fondo» per l’anno 2022, cosi’ come, rispettivamente, appostate sui piani gestionali n. 30 e n. 01 del Capitolo di spesa n. 920, denominato «Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione», iscritto nell’ambito del CdR n. 12 «Innovazione tecnologica e trasformazione digitale» del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno 2022;

Ravvisata, pertanto, l’opportunita’ di procedere, nel rispetto dei principi generali di efficienza ed economicita’, all’adozione di un unico decreto, in attuazione di quanto previsto dall’art. 239, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, in relazione alle risorse finanziarie presenti sul predetto Capitolo di spesa n. 920 per l’anno 2022 e che necessitano ancora del relativo riparto, come di seguito indicate: euro 16.006.386,00 (euro sedicimilioniseimilatrecentoottantasei/00), piano gestionale 30, riferiti all’assegnazione per l’anno 2021 e riportati all’esercizio finanziario 2022; euro 52.263.017,00 (euro cinquantaduemilioniduecentosessantatremiladiciasette/00), piano gestionale 01, concernenti lo stanziamento di competenza per l’anno 2022, al netto dell’accantonamento disposto per la compartecipazione alla riduzione delle spese destinate alle politiche di settore;

DECRETA:

Art. 1

2° Riparto risorse anno 2021

Le risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, presenti sul Capitolo di spesa n. 920, piano gestionale 30, provenienti dall’assegnazione disposta per l’anno 2021, cosi’ come riportate all’esercizio finanziario 2022 e tuttora da ripartire, pari all’importo di euro 16.006.386,00 (euro sedicimilioniseimilatrecentoottantasei/00), sono interamente destinate alla copertura delle spese per interventi, acquisti e misure di sostegno finalizzati a favorire la digitalizzazione della pubblica amministrazione tramite lo sviluppo delle piattaforme nazionali.




Art. 2

Disposizioni finali

Le risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, stanziate sul Capitolo di spesa n. 920, piano gestionale 01, riferite all’assegnazione di competenza per l’anno 2022, pari all’importo di euro 52.263.017,00 (euro cinquantaduemilioniduecentosessantatremiladiciasette/00), sono cosi’ ripartite:

  • A. euro 15.263.017,00 (euro quindicimilioniduecentosessantatremiladiciasette/00) sono destinati alla copertura delle spese per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso lo sviluppo e la diffusione delle piattaforme digitali nazionali, nonche’ la diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale;
  • B. euro 14.000.000,00 (euro quattordicimilioni/00) sono destinati alla copertura delle spese per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’attuazione della strategia nazionale dei dati pubblici, assicurare la valorizzazione, la qualita’ e la fruibilita’ del patrimonio informativo pubblico, nonche’ garantire lo sviluppo, il potenziamento e la piena interoperabilita’ delle basi di dati e delle anagrafi delle pubbliche amministrazioni;
  • C. euro 18.000.000,00 (euro diciottomilioni/00) sono destinati alla copertura delle spese per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo e la diffusione delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti, nonche’ l’attuazione del programma strategico sull’intelligenza artificiale e della strategia italiana per la banda ultra larga;
  • D. euro 5.000.000,00 (euro cinquemilioni/00) sono destinati alle attivita’ e ai servizi di assistenza tecnica necessari alla realizzazione delle finalita’ di impiego previste dall’art. 239, comma 1, del decreto-legge n. 34 del 2020.

Art. 3

2° Riparto risorse anno 2022

  1. Gli ambiti di intervento previsti all’art. 1 e al successivo art. 2, lettere A, B, C e D, sono realizzati dal Dipartimento per la trasformazione digitale attraverso la stipula di convenzioni o accordi con amministrazioni pubbliche, con enti pubblici o con societa’ o consorzi a partecipazione pubblica ovvero con interventi diretti, anche a favore delle imprese, da parte del dipartimento medesimo mediante l’espletamento di procedure di evidenza pubblica e nel rispetto della normativa applicabile sugli aiuti di stato.
  2. Gli interventi a cui sono destinate le risorse oggetto di riparto con il presente decreto sono realizzati tenendo conto degli aspetti correlati alla sicurezza cibernetica e nel rispetto delle competenze attribuite dalla legge all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Il presente decreto e’ trasmesso agli organi di controllo per gli adempimenti di competenza ed e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 21 luglio 2022

Il Ministro: Colao

 

Registrato alla Corte dei conti il 12 agosto 2022

Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri, reg. n. 2146

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